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  • Immagine del redattoreFabio Quaresima

Le classi – I combattenti Parte III

Il terzo gruppo di combattenti di cui parleremo sono i Paladini. Questa è una classe che mi ha sempre affascinato ma che ho sempre considerato decisamente bistrattata.

Sacrificavano abilità in combattimento in cambio di qualche incantesimo ed alcune capacità.

In realtà il sacrificio non era affatto compensato in quanto gli alti requisiti di caratteristica e il rigido codice di condotta erano decisamente limitanti.

Ho visto pochi giocatori giocare il paladino, sempre gli stessi e solo per passione, vivevano nella speranza di trovare una spada “Sacro vendicatore” che trasformasse il loro brocco in un personaggio capace di distruggere ogni progetto di campagna.

Non ho apportato grandi cambiamenti, ho mantenuto l’architettura della classe.

I cambiamenti fondamentali sono:

  • Il paladino acquisisce prima gli incantesimi e il suo livello effettivo conta come livello di incantatore.

  • Il Paladino può consacrare un’arma, questa la rende più efficacia contro le creature malvagie e caotiche.

  • Punire il male adesso dura diversi round ed invece di infliggere maggiori danni è in grado di paralizzare le creature malvagie e caotiche.


Esistono due varianti del paladino; il cavaliere ed il vendicatore.


Il cavaliere ha un’impronta meno religiosa, di fatto rinuncia agli incantesimi ma ottiene una cavalcatura leggendaria che al massimo livello lo tramuta in un cavalcatore di draghi.


Il vendicatore invece ha la sua genesi nella BECMI.

Si tratta di un paladino rinnegato o semplicemente di un cavaliere malvagio e privo di scrupoli.

Ha gli stessi poteri di un paladino tranne uno, non è in grado di scacciare i nonmorti ma bensì di ammaliare le menti degli umanoidi e di farsi servire fanaticamente da essi.

Può sembrare una cosa da poco ma di fatto offre un enorme ventaglio di opzioni al personaggio

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